La depressione nel basamento motore 4 tempi

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Il fatto che i vapori d’olio presenti all’interno del basamento del motore vengano aspirati dall’alimentazione non è solo una disposizione legislativa per contenere l’inquinamento ma porta anche due importanti vantaggi a livello meccanico.

All’interno del vano motore vi sono degli spostamenti di masse d’aria continui.

Alla pressione atmosferica la massa d’aria in movimento è superiore a quella presente in condizioni di bassa pressione e questa genera più attriti, quindi più resistenze, durante i trasferimenti da un ambiente all’altro (lo spazio nel cilindro in aspirazione/espansione si riduce, mentre aumenta nel cilindro in compressione/scarico), l’aria (e vapori d’olio) incontra delle resistenze nel suo percorso e se è in un ambiente sottoposto a depressione le molecole sono più rarefatte, quindi in sostanza, ce ne sono di meno e questo aiuta il pistone in fase di aspirazione/espansione a spingere l’aria attraverso gli angusti passaggi.

Il secondo vantaggio è il beneficio apportato alla lubrificazione.

L’olio viene spinto in circuito normalmente attorno alle 5 atmosfere e per effetto delle legge di Pascal tende a bilanciare la sua pressione con la pressione dell’ambiente nel quale si inserisce.

Quando questo è in stato di depressione l’onda di spinta della parte ad alta pressione se ne avvantaggia, in quanto incontra meno resistenza e fluisce più liberamente attraverso i vari passaggi.

Un maggior passaggio di olio si traduce con un più rapido ricambio del velo lubrificante (maggiore asportazione di residui e miglior raffreddamento) e meno lavoro per la pompa che è sinonimo di meno richiesta di cavalli al motore.

La creazione del vuoto è affidata all’aspirazione. Questo perché, i vapori che si formano durante il funzionamento, devono essere passati in camera di combustione per abbattere le molecole di olio e renderle più smaltibili.

Ci sono due punti che risentono della depressione e in due momenti diversi. Uno a monte della farfalla/corpo sfarfallato e uno a valle.

Quello a valle (dopo la farfalla o il corpo sfarfallato o la ghigliottina) subisce una forte depressione quando il motore gira a bassi regimi, prossimi al minimo.

Il motore, tende sempre ad aspirare una quantità di aria pari alla sua cilindrata ogni due giri di albero motore, ma la condizione di farfalla chiusa rende difficile accedere alla riserva presente nell’atmosfera che quindi si muove nel condotto, a monte della valvola, a bassa velocità, non generando depressione. Ma a valle invece, la depressione è molto forte.

A farfalla aperta, gli sfoghi montati a valle vengono letteralmente “tagliati” dal flusso d’aria e si genera al loro interno una condizione di quiete. Mentre, al contempo, il veloce flusso d’aria a monte genera il vuoto nel cassoncino d’aspirazione (o cassoncino del filtro d’aria).

Il tubo che parte dal basamento o dal coperchio del motore per aspirare i vapori si divide quindi in due (nel Diesel c’è un tubo solo, nel cassoncino, in quanto il regime di giri si regola, non per limitazione della portata di aria, ma per limitazione di mandata del gasolio), uno entrerà nel cassoncino e uno a valle della farfalla. In questo modo si assicura sempre l’aspirazione e il riciclo dei vapori.

Lo Zingaro.

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