I motori non sono eterni, ok, lo sappiamo.
Uno dei problemi più ricorrenti a proposito di danni al motore (elettronica a parte) è la guarnizione dellla testa.
Degrado per anzianità, scarsità o inadeguatezza di refrigerante (acqua non distillata o non demineralizzata invece di antigelo) per quanto riguarda la causa diretta o danni vari alla testata che investono in modo indiretto la guarnizione.
Per qualsiasi problema meccanico riguardante la camera di combustione è necessario esporre le valvole alla “luce del sole” e a questo punto tantovale occuparci anche di loro.
Il compito delle valvole è quello di aprire e chiudere dei passaggi “a comando” quando serve. Consentono il passaggio di aria o miscela aria/benzina da un lato, gas combusti ad alta temperatura dall’altro.
Nonostante si tenti di dare una forma che agevoli il transito dei fluidi gassosi questi provocano vortici che provocano il depositarsi di particelle che per effetto delle alte temperaure formano delle vere e proprie incrostazioni che si saldano al metallo e vi si accumulano.
Residui di carburante e residui oleosi formano una patina nerastra più o meno ruvida.
Si coglie l’occasione dell’intervento sul motore per smontarle dalla loro sede e provvedere a disincrostarle. Questo ne ridurrà il peso, migliorerà afflusso ed eflusso, ridurrà l’accumulo di calore sul fungo e sul gambo.
Una volta estratte dala loro sede le si inserisce nel mandrino di un trapano (l’ideale è un trapano a colonna) interponendo uno spessore (anche solo carta) sul gambo dove vanno chiuse le ganasce.
Azionato il trapano, anche a velocità relativamente basse, basta un pezzo di cartavetro (grana 100-200 può andare bene) premuto contro le incrostazioni per ottenere una buona pulizia, sia della parte terminale dello stelo, sia del fungo.
La pressione può essere esercitata a mano ma se non si ha familiarità con l’operazione o si teme per la propria incoluità si avvolge la cartavetro su di un supporto tondo di circa 10 millimetri di diametro e con quello si fa pressione.
Non bisogna andare nella zona del gambo che entrerà all’interno del guidavalvola, ci si limita alla zona dove sono presenti le incrostazioni. Siccome è buona norma, vista l’occasione, provvedere anche alla smerigliatura delle valvole non è il caso di preoccuarsi di danneggiare la zona di battuta. Una eventuale traccia del passaggio della cartavetro verrà corretta dalla pasta abrasiva.
Le valvole sono in acciaio e non è preoccupante rigarne la superficie con la cartavetro come non lo è cominciare, nei casi più gravi, a sgrossare con un raschietto con lama temprata o in vidiam. La cartavetro infatti, si impasta con la formazione delle polveri per cui ci si ritrova rapidamente con l’abrasivo poco efficace.
Lo Zingaro