La messa in fase dell’albero a camme

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Uno dei problemi più frequenti che ho riscontrato tra chi si cimenta a mettere a punto il proprio mezzo a motore è la difficoltà di ripristinare la corretta posizione dell’albero a camme rispetto all’albero motore.

Una sincronizzazione non corretta porta ad un mal funzionamento se l’errore è lieve, può portare a danni seri se l’errore è abbondante, sino al blocco del motore se l’errore è elevato. Questo è certamente conosciuto ed è il motivo per cui vi è tanta preoccupazione (anche giustificata) nel sincronizzare correttamente i due alberi.

Prima di tutto prevenire è meglio che curare.

Nel caso si debbano smontare i componenti della distribuzione, per sostituzione cinghie o catene, dobbiamo prendere nota della posizione relativa tra gli elementi: albero motore che è conduttore e gli altri alberi che sono condotti.

Le case stabiliscono dei riferimenti, dei segni, tra il blocco motore e le pulegge ma non sempre questi sono chiari e intuitivi. Talvolta sono mascherati con altri elementi meccanici o si sott’intende una particolare posizione o ancora è necessaria una maschera di riferimento.

Se non si hanno a disposizione dei dati certi del costruttore, prima di un qualsiasi smontaggio, si procede così: una volta individuato uno di questi riferimenti lo si allinea con un punto certo e non confondibile. Dopodiché si cercano i riferimenti sugli altri alberi.

Se il primo punto di riferimento trovato non porta a corrispondenze con gli altri alberi, lo si posiziona diversamente sino a che non si trovano corrispondenze certe. Intelligente è, a questo punto, fare una foto.

Nel caso rimangano dei dubbi e non si siano trovati dei riferimenti convincenti, si posiziona l’albero motore in una posizione e, con un pennarello, della vernice, o del gesso, si tracciano dei segni di corrispondenza tra le pulegge e il blocco motore in modo da poterli poi recuperare al momento del montaggio.

Una volta compiuta questa operazione sarà possibile smollare il tendicinghia (o il tendicatena) e separare le parti.

Capita; per distrazione, fretta, inesperienza, di smontare cinghie o catene senza prendere nota dei riferimenti oppure di cancellarli. Nulla è perduto, possiamo ancora provare a porre rimedio senza l’ausilio di un meccanico ufficiale.

Per prima cosa si portano le valvole di un cilindro in fase di incrocio (si vede togliendo il coperchio punterie sopra la testata), in modo che le valvole di aspirazione e scarico siano contemporaneamente aperte ma di poco (è semplice capirlo nei monoalbero), si porta il pistone al punto morto superiore (osservando i riferimenti sulle pulegge o togliendo la candela e controllando con una matita o simili, la posizione del pistone) e si stende la cinghia (o la catena) posizionando in corrispondenza dei denti più prossimi stendendola dalla parte contraria al tendicinghia (o tendicatena), ossia dalla parte più diretta tra l’albero conduttore (albero motore) e gli alberi condotti.

Siccome lo spazio tra i denti della cinghia o della catena è abbondante è difficile non capire se abbiamo sbagliato qualcosa e normalmente lo scarto di un dente, in più o in meno, non porta danni se non un cattivo funzionamento, del quale ci si accorge alla prima messa in moto per una evidente mancanza di prestazioni.

Oltre al sistema visto precedentemente, che è alquanto empirico e da usare solo in casi veramente eccezionali, c’è un altro sistema, decisamente più efficace, che permettere di mettere in fase tutti i mortori, anche quelli elaborati, purché siano a camme simmetriche e si conoscano i gradi di apertura e chiusura delle valvole nelle varie fasi.

Prendiamo ad esempio un albero di aspirazione che sia 30-50. Ossia, che apre trenta gradi prima del punto morto superiore e chiude cinquanta gradi dopo il punto morto inferiore.

Questo significa che l’albero motore compirà una rotazione di:

30°+180°+50°=260°

Siccome la massima alzata si ottiene a metà di questo ciclo dobbiamo dividere il totale dei gradi impegnati in questa fase per 2

Avremo quindi:

260°/2=130°

Togliendo ancora i gradi di anticipo avremo i gradi dell’albero motore ai quali abbiamo la massima alzata della valvola, che sarà:

130°-30°=100°

Ecco che a 100° di rotazione dell’albero motore dopo il punto morto superiore avremo il punto di massima alzata della valvola.

Posizionando quindi l’Albero motore a 100° e la valvola del cilindro in questione alla massima alzata (controllando con un comparatore) avremo la fase corretta.

Lo Zingaro

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