Distribuzione: cinghia o catena?

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Messa in disparte dai produttori la distribuzione ad ingranaggi, precisa e praticamente eterna, i comandi più diffusi per la trasmissione del moto tra l’albero motore e l’albero a camme restano la cinghia e la catena.

la trasmissione del moto tramite ingranaggi è pressoché abbandonata poiché ha la caratteristica di occupare molto spazio, presenta difficoltà di progettazione e impiega moti componenti, il che contribuisce ad aumentare i pesi e ad incrementare i costi.

La distribuzione a catena è necessariamente inserita al’interno del blocco motore. Questo perché ha la necessità di essere lubrificata ma al contempo permette all’olio motore in testata di avere una via di fuga verso la coppa.

Presenta però il difetto di allungarsi per effetto dell’usura sui rulli e questo provoca nel tempo un certo ritardo di fase di alcuni gradi.

La cinghia è invece esterna al blocco motore, obbliga a progettare dei condotti di scarico olio dalla testata, rende facili gli interventi periodici e non è soggetta ad allungamenti. E’ vero che a fine vita si strappa e che questo può accadere anche se nel sistema va ad interferire un corpo esterno, per cui va protetta in una sorta di guscio, di conchiglia, ma nell’insieme risulta anche più economica.

Entrambi i sistemi necessitano di un modo per mantenere costante la tensione. Avviene infatti che durante il funzionamento i tratti lunghi di catena o cinghia liberi possano vibrare e questo potrebbe portare al salto di uno o più denti con conseguenza disastrose.

La tensione di cinghia e catena viene determinata a freddo, dopodiché il tendicinghia o il tendicatena vanno bloccati in posizione. Questo consente di mantenere fissa ogni posizione di puleggia per non permettere il “salto del dente” che porterebbe fuori fase gli alberi. Questo nonostante le dilatazioni dei vari componenti e le oscillazioni dovute alle forze in gioco durante il funzionamento.

I componenti infatti, subiscono la dilatazione termica durante il funzionamento e questo fa si ceh la distanza tra le pulegge aumeti, se pure di poco, e cinghia e catena sono soggette a forza centrifuga durante la rotazione con l’ovvio stiramento elastico (quindi allungamento) dei componenti.

Lo Zingaro

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